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al testo di Rita Stanzione
La Danae
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Un rantolo, io sono di terra accarezzata dalla furia. Godo del solo abisso dove intero ho lanciato il mio corpo. Ti chiamo le notti mio cielo gonfio, trascorri oltre il bianco del ventre. Da tutti i papaveri schiusi sussulto pena e piacere di materia plasmata sbattuta, annullata. Sei conforto di pioggia all’anfora dell’inguine come sulla divina umana Danae, incorniciata al fianco del mio letto.
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Franca Colozzo
- 30/03/2019 22:48:00
[ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]
Sei immersa in un bozzolo di amore e ti gonfi come vela al vento, o Danae, incorniciata di palpiti e di notti gonfie di turbinanti luci. Il tuo pensiero si identifica con lamore stesso, materia plasmata dalla tua stessa mente e dal desiderio lacerante che avverti in te.
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